venerdì 4 luglio 2014

Si è chiusa la prima fase dei Mondiali 2014, spazio alla fase adeliminazione!

La fase a gironi della Coppa del Mondo 2014 si è conclusi e a detti di molti esperti, è stata forse la più spettacolare degli ultimi anni.

Si è vista una netta supremazia delle squadre centro-sudamericane, con ben 8 di queste formazioni qualificate per gli ottavi.
Spiccano senza dubbio le assenze eccellenti di big accreditate come Spagna,Italia,Inghilterra e Portogallo.




Hanno fatto discutere anche le eliminazioni precoci di Russia e Bosnia, da tutti considerate formazioni con velleità di passaggio del turno.

La sorpresa più clamorosa dell'ultima giornata e stata senza dubbio l'eliminazione della nostra Nazionale, che uscendo sconfitta dallo scontro diretto con l'Uruguay 1 a 0, ha salutato anzitempo la rassegna brasiliana.


Durante questa partita ci sono stati tutti gli ingredienti affinchè si sia consumato uno psicodramma, che probabilmente solo noi italiani potevamo escogitare; partita inchiodata sullo 0 a 0 che ci qualifica, pochissime occasioni...lo scenario perfetto per la beffa.
A cavallo tra primo e secondo tempo, di ritorno dagli spogliatoi Balotelli viene sostituito da Parolo, la manovra italiana non migliora, l'arbitro (che di nome fa Moreno...)inventa l'espulsione di Marchisio, Suarez morde Chiellini senza che il direttore di gara veda nulla, e a 9 minuti dalla fine Godin ci segna di nuca, nell'unico modo che potrebbe farlo, ovvero su palla inattiva.
Risultato una cocente delusione che vede Prandelli e Abete rassegnare le dimissioni a fine gara...
Dalla partita con l'Inghilterra in poi, è avvenuta una netta involuzione di gioco e di condizione atletica, con Balotelli scomparso dalla manovra e Prandelli in confusione dal punto di vista del gestione della rosa.

La squadra più divertente è stata senza dubbio la Colombia, che ha chiuso a punteggio pieno, realizzando 9 gol e subendone 3; un dato impressionante se si considera che manca Falcao, uomo simbolo e autentico trascinatore dei Cafeteros nella fase di qualificazione.

La sorpresa più grande è stata la qualificazione della Grecia a discapito della ben più quotata Costa d'Avorio di Gervinho e Yaya Tourè, che sono usciti sconfitti dallo scontro diretto con gli ellenici per 2 a 1, grazie al rigore di Samaras al 91'.

Ecco il tabellone degli ottavi:

OTTAVI DI FINALE
1) Brasile - Cile 28/6, ore 18 a Belo Horizonte
2) Colombia - Uruguay 28/6, ore 22 a Rio de Janeiro
3) Olanda - Messico 29/6, ore 18 a Fortaleza
4) Costarica - Grecia 29/6, ore 22 a Recife
5) Francia - Nigeria 30/6, ore 18 a Brasilia
6) Germania - Algeria 30/6, ore 22 a Porto Alegre
7) Argentina - Svizzera 1/7, ore 18 a San Paolo
8) Belgio - Stati Uniti 1/7, ore 22 a Salvador

Sono tutte sfide con una favorita apparente, ma la sorpresa, sopratutto in questo Mondiale, è dietro l'angolo.

In quest'ottica le gare da tenere più in considerazione sono Messico-Olanda, con la Tri che dimostrato di non temere nessun tipo di avversario (chiedere al Brasile) e anche la sfida dei padroni di casa contro il Cile, che vuole continuare ad eliminare squadre si blasone, dopo la Spagna campione in carica.

Non ci resta quindi che goderci questi ottavi di finale! Alla prossima!

Mondiali 2014 - Ottavi di finale incredibili...ma alla fine vincono sempre i cattivi!

Sono stati degli ottavi di finali incredibili, che hanno regalato colpi di scena inaspettati, ma che tuttavia non hanno portato a nessuna eliminazione eccellente.

I padroni di casa del Brasile hanno sudato le proverbiali sette camicie con il terribile Cile di Sampaoli, capace di bloccare sull' 1 a 1 la Seleçao nei tempi regolamentari, grazie alla rete di Sanchez che ha impattato lo sfortunato autogol di Jara.
La partita dei cileni è stata stoica, epica; in svariate occasioni hanno avuto la palla del possibile vantaggio e la più clamorosa è stata la traversa di Pinilla al 120 minuto...



Le prestazioni di Bravo, Medel e Sanchez sono state ottime, così come l'apporto di Aranguiz; tutto ciò purtroppo è stato vanificato ai calci di rigore, dove Julio Cesar è stato protagonista, neutralizzando ben 3 calci di rigore dei cileni, portando il Brasile agli ottavi.



Il Brasile è sembrato a tratti troppo teso e imballato, e sembra che il fardello psicologico di giocare in casa sia un peso poco sopportabile per questa squadra che, Neymar a parte, non è composta da fenomeni ma da giocatori più europei e tatticamente più capaci di leggere le partite e anche no, saper soffrire.

Negli ottavi di finale gli uomini di Scolari se la vedranno contro la squadra più bella e spettacolare del torneo, ossia la Colombia del "Profesor" Peckerman, che finora ha realizzato 11 gol subendone solamente 2.
I Cafeteros hanno piegato nel loro ottavo di finale l'Uruguay carnefice degli Azzurri, grazie ad una strepitosa doppietta di James Rodriguez, senz'ombra di dubbio il Golden Boy del Mondiale, e terzo incomodo nella corsa a capocannoniere del torneo tra Leo Messi e Neymar.



Il primo gol difficilmente verrà scalzato in termini di bellezza da altri, la superiorità dei colombiani non è mai stata in dubbio, e oltre al gioco spettacolare ha colpito molto la capacità di gestione delle forze durante la partita e la dedizione alla squadra di ogni singolo giocatore; giocatori amanti del pallone come Ibarbo e Teo Gutierrez si stanno sacrificando come mai nella loro carriera, Cuadrado si sta elevando a vero crack del calcio mondiale e in difesa Yepes e Aguilar la fanno da padrone, e Ospina si dimostra un portiere all'altezza del massimo palcoscenico mondiale.



Per il Brasile sarà un'avversario molto difficile da battere; se la partita fosse stata in campo neutro il pronostico sarebbe a favore dei colombiani ma in questa situazione è in perfetta parità. 
Sicuramente sarà un quarto di finale ricco di colpi di scena.

Non è stato agevole nemmeno il compito di Francia e Germania, che si vedevano contrapposte alle due squadre africane rimaste, ossia Nigeria e Algeria.
I Bleu di Deshamps hanno dovuto lottare fino all'80, minuto in cui Pogba segna la reta del vantaggio a seguito di una bella azione corale; il raddoppio avviene nel recupero grazie ad una sfortunata autorete di Yobo.



La Nigeria nel primo tempo si è resa pericolosa varie volte ed Emenike si è visto annullare un gol per un millimetrico fuorigioco; la svolta della partita è stata l'uscita forzata di Onazi a seguito di un violentissimo tackle di Matuidi, valutato solo da giallo da parte dell'arbitro.



Ancora più in salita è stata la partita della Germania, che ha piegato la volenterosa resistenza dell'Algeria solo ai tempi supplementari per 2 a 1.
La squadra di Halilodzic non ha condotto una partita esclusivamente di difesa, anzi ha sfiorato diverse volte il gol del vantaggio prima con Feghouli pescato in fuorigioco e poi con Ghoulam con un destro molto pericoloso che ha sfiorato il palo.



Low ha risolto la partita inserendo Schurlle al posto di uno spento Gotze, e proprio la velocità dell'esterno del Chelsea ha permesso ai tedeschi di avere la meglio, con un gol lampo ad inizio del primo tempo supplementare.



Ozil raddoppia dopo una prestazione incolore, e sul finale arriva il meritato gol della bandiera da parte di Djabou.
Per la Germania ora si aprono le porte dei quarti di finale con la Francia, una sfida ricca di storia, che nobiliterà ancor di più questo stupendo mondiale brasiliano.

Emozioni a mille anche nella sfida tra Olanda e Messico, finita 2 a 1 per gli Orange.
Il Messico sorprende l'undici di Van Gaal grazie alla grande condizione fisica e al gioco veloce, ben lontano dal difensivismo sperato dal CT olandese.
Ci sono occasioni da entrambe le parti e il grande protagonista è come sempre Guillerme Ochoa, l'estremo difensore simbolo del torneo.



Ad inizio secondo tempo la Tri passa in vantaggio grazie ad un grandissimo gol di Giovani Dos Santos, con
un sinistro chirurgico che non lascia scampo ad un incerto Cillessen.



Da questo punto la squadra di Herrera si arrocca in difesa nonostante l'ingresso di Chicharito Hernandez, inserito per avanzare il baricentro della squadra.
L'Olanda è con l'ossigeno contato quando a seguito di un calcio d'angolo, Ochoa non esce benissimo, respinge la palla e Sneijider con un potente tiro al volo insacca il gol del pareggio.



I messicani sono sotto shock, la beffa è materializzata; l'Olanda ci crede è all'ultimo secondo degli esagerati 6 minuti di recupero, Robben penetra in area di rigore e cerca il contatto con Rafa Marquez, "El Gran Capitan". 
E' calcio di rigore. Succede il finimondo, ma Huntelaar mantiene il sangue freddo e spiazza Ochoa, Olanda ai quarti, al Messico rimangono le lacrime.



Esito ugualmente drammatico anche nello scontro tra le due insospettabili, Costa Rica e Grecia.
Partita giocata alla pari dalle due compagini; Costa Rica pericolosa in attacco, Grecia ordinata in difesa che affida le possibilità di vittoria al contropiede e alle palle inattive.
Passa in vantaggio la Costa Rica con un tiro millimetrico di Brian Ruiz che sorprende Karnezis.



La Grecia si rende pericolosa poche volte e la svolta avviene quando Duarte si fa ammonire per la seconda volta a seguito di un fallo evitabile su Mitroglu.
La Grecia aumenta la pressione offensiva e su un'azione abbastanza casuale al minuto 91 trova il pareggio con l'ex Genoa e Milan Sokratis.



A questo punto la Grecia potrebbe approfittare dello shock subito dai Costaricensi ma si rende pericolosa poche volte, facendo pertanto il gioco dei centroamericani, ovvero arrivare ai calci di rigore.
Dai tiri dal dischetto Keylor Navas ipnotizza Gekas e Umana mette a segno il penalty della vittoria e dello storico passaggio del turno dei Ticos ai quarti di finale dove affronteranno l'Olanda in una gara in cui non avranno nulla da perdere.



L'altra nobile sudamericana, ovvero l'Argentina, se l'è vista davvero brutta con la Svizzera, piegata solo nelle fasi finali del secondo tempo supplementare grazie ad un gol pazzesco di Di Maria, baciato da un leggendario assist di Leo Messi.



L'Argentina ha cercato di fare la partita dal primo minuto ma le pericolose ripartenze elvetiche hanno impaurito la squadra di Sabella. 
Il poker d'assi in attacco composto da Messi, Di Maria, Higuain e Lavezzi hanno cercato per tutti i 120 minuti il lampo per sfondare il muro eretto da Hitzfeld e come al solito Messi ha risolto l'intricato enigma quando ormai i calci di rigori sembravano essere l'epilogo naturale.
La Svizzera nel recupero del secondo tempo supplementare ha avuto l'incredibile palla del pareggio; il centrocampista del Napoli Dzemaili colpisce il palo di testa a seguito di un calcio d'angolo, la palla rimbalza sul suo ginocchio ed esce di un soffio alla destra di Romero.



Tra gli elvetici grande prova di Xhaka e degli italiani Inler e Behrami, autentici polmoni della squadra, che nonostante la cocente delusione esce a testa alta dalla rassegna brasiliana.
Tra gli argentini, oltre ai soliti noti, da segnalare le convincenti prestazioni di Rojo, Garay e Romero, da molti additati come l'anello debole della Selecion.



L'ultimo quarto di finale vedeva contrapposto il Belgio agli Stati Uniti; gli uomini di Wilmots si sono imposti per 2 a 1 anche qui dopo i tempi supplementari.
Il divario tecnico e di talento tra le due squadre era sbilanciato nettamente verso i belgi, ma il cuore del Team Usa, ben messo in campo da Klissmann e guidato da un fantascientifico Tim Howard, ha retto per 93 minuti, quando Lukaku insacca il gol del meritato vantaggio belga.



Nei tempi regolamentari, gli Stati Uniti hanno avuto una palla clamorosa nell'ultima azione della partita, quando Zusi a tu per tu con Courtois spara alto sopra la traversa.
Nel complesso il Belgio ha meritato la qualificazione, creando diverse occasioni da reti; Wilmots per l'ennesima volta ha azzeccato i cambi, inserendo Lukaku al posto di Origi. 
Ed è stato proprio l'attaccante del Chelsea ha spezzare gli equilibri, mettendo lo zampino anche nel 2 a 0 di De Bruyne.



L'orgoglio degli americani non è facile da mettere a sedere e pertanto riaprono la partita al 117' grazie al pregevole gol di Julian Green, il gioiellino del Bayern Monaco.



L'assalto finale non porta i frutti sperati e il Belgio vola ai quarti, dove affronterà l'Argentina; Messi vs. Hazard, la sfida è servita.
Pertanto non ci resta che goderci queste sfide stellari, che sicuramente riserveranno delle grosse sorprese.

Ecco i top 11 di questi ottavi di finale:

Neuer (Ger), Rojo (Arg), Djourou (Svi),  Kompany (Bel), Debouchi (Fra), Vidal (Chi), Herrera (Mex),Di Maria (Arg), Medel (Chi), James Rodriguez (Col), Schurrle (Ger) 

MIGLIOR MATCH: Brasile - Cile


Buoni mondiali! Alla prossima!   





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