lunedì 23 giugno 2014

Brasile 2014 - Recap della seconda settimana

Rivoluzione, o Revolucion se preferite.

La seconda settimana del mondiale ci ha regalato emozioni incredibili, generate per merito delle prestazioni delle formazioni centro-sud americane che hanno letteralmente sconquassato qualsiasi pronostico.

La sorpresa più grande è senza dubbio ( ahi noi...) la Costa Rica di Jorge Luis Pinto, capace di qualificarsi con una giornata d'anticipo nel gruppo D, composto da 3 squadre che per almeno una volta hanno vinto il Mondiale, ossia Italia, Uruguay e Inghilterra.
Se la vittoria contro la Celeste non ha sorpreso così tanto, la riconferma contro gli Azzurri è stata qualcosa di inaspettato, gettando in una situazione molto intricata la nostra Nazionale, e facendo gridare al miracolo un paese intero, conosciuto per il motto "Pura Vida" e per i bellissimi paesaggi, non certo per la nazionale di calcio.
I due giocatori più rappresentativi, Ruiz e Campbell hanno trascinato i Ticos a due vittorie, aiutati ovviamente dal supporto del pubblico e dalle parate di Keilor Navas.
La prova dell'Italia è stata incolore e la squadra è sembrata provata fisicamente e senza una precisa idea di gioco. Oltre alle due occasioni di Balotelli, l'Italia non ha praticamente tirato in porta e i Ticos hanno avuto vita facile ad amministrare il gol realizzato dall'attaccante del Fulham Brian Ruiz.




Sei punti facili anche per la Colombia che ha mostrato però un gioco intermittente; la vittoria contro la Costa D'Avorio è arrivata grazie alle magie di James Rodriguez e Quintero. 
Gervinho nel finale ha messo ha segno la rete del 1 a 2, facendo vivere ai Cafeteros un finale non facile.
Il risultato shock di questa prima fase a gironi è il passaggio agli ottavi del Cile a spese dei campioni del mondo uscenti della Spagna, sconfitti 2 a 0 al Maracanà in una gara dominata dalla compagine di Sampaoli, trascinata da uno splendido pubblico (60 mila cileni hanno colorato di rosso e blu lo stadio simbolo del futebol brasiliano).
Le reti di Edu Vargas (qualcuno a Napoli si starà mangiando le mani?) e Aranguiz ( invece a Udine le mani se le sfregano...), hanno messo il risultato in cassa forte, mettendo fine in modo assai prematuro al mondiale delle Furie Rosse, che chiudono ufficialmente qui un ciclo per certi versi irripetibile e storico.





L'Argentina fatica contro un'indomabile Iran; i giocatori di Queiroz sfiorano il colpaccio con i Reza Ghoochanneijhad e Dejagah, i migliori in campo, che hanno costretto a due prodezze l'ex Sampdoriano Romero.
Ma alla fine se in squadra hai il miglior calciatore sulla faccia della terra, anche queste partite, le puoi vincere al 90', precisamente al 91', minuto in cui Leo Messi esplode il suo classico tiro ad incrociare sul palo apposto, imparabile per il portiere iraniano.
La Hincha Albiceleste esplode, rivedendo in Messi quello che 28 anni fa fu Diego Armando Maradona, che proprio in questi giorni metteva a segna il "gol del secolo" e il gol della "mano de Dios"



Buona vittoria anche per l'Uruguay che si rimette in corsa per il passaggio del turno, vincendo 2 a 1 contro l'Inghilterra, incredibilmente a quota zero, estromessa da ogni discorso di passaggio di turno.
Il mattatore delle serata è stato El Pistolero Luis Suarez, autore di una pregevole doppietta considerando le sue precarie condizioni di salute (solo una settimana prima di questo match si aggirava nel ritiro dell'Uruguay con stampelle e sedia a rotelle...).



La vittoria premia forse oltremisura la squadra di Tabarez che per tutto il secondo tempo ha sofferto l'iniziativa degli inglesi, che nel momento decisivo del match però sono sembrati troppo fragili e poco organizzati.



Menzione a parte la meritano i padroni di casa del Brasile, inchiodati sullo 0 a 0 da un coraggioso Messico, guidato da uno strepitoso Ochoa.
Oltre alle strepitose parate del portiere ex Ajaccio ( ora svincolato, certamente non faticherà a trovare una nuova squadra), la Tri ha sfiorato in un paio di occasioni il clamoroso gol dello 0 a 1, che avrebbe fatto sprofondare la Seleçao ad un passo dell'eliminazione.
Cartolina della serata è la strepitosa parata di Ochoa sul colpo di testa di Neymar, che a molti a ricordato quella di Gordon Banks su Pelè ai mondiali del 1970 in...Messico.




Per concludere la rassegna sulle squadre sudamericane, da citare anche la preziosa vittoria dell'Ecuador sull'Honduras; alla rete di Costly risponde Valencia con una doppietta, che ridà speranze di qualificazione alla squadra di Reinaldo Rueda, CT degli honduregni 4 anni fa in Sudafrica.





La squadra sudamericana ritorna a sperare anche grazie alla sconfitta della Svizzera che viene asfaltata da una grande Francia, 5 a 2.
Partita senza storia, con protagonisti assoluti Giroud,Valbuena e Benzema.


Nel girone H seconda vittoria in extremis del Belgio, che piega una volenterosa ma poco efficace Russia grazie ad un gol di Origi, entrato a metà della ripresa al posto di un'evanescente Lukaku.


Con il Belgio già agli ottavi, la seconda piazza sarà contesa da Algeria e Russia, che si affronteranno proprio all'ultima giornata, con i nordafricani che possono giocare per 2 risultati su 3.

La nazionale africana piega 4 a 2 un'irriconoscibile Corea del Sud grazie alle reti di Djabou,Halliche,Slimani e Brahimi. Ora agli uomini di Halilodzic basta un pari con la Russia per centrare una storica qualificazione, vendicando la clamorosa eliminazione a Spagna 82'.



Vi lascio con il borsino della settimana, sperando ovviamente che tra le squadre che disputeranno gli ottavi di finale ( in programma da sabato 29/06 a martedì 01/07)


TOP: Cile/Costa Rica

FLOP: Inghilterra/Corea del Sud/Italia
11 IDEALE: Ochoa (Mex), Varane (Fra), Hosseini (Ira), Hummels (Ger), Kompany (Bel), Vidal (Chi), Aranguiz (Chi),Ben Taleb (Alg), Ruiz (Crc), Hazard (Bel), Messi (Arg)


MIGLIOR MATCH: Ghana -Germania / Cile-Spagna


TOP PLAYERS: Messi (Arg), Ochoa (Mex)

Alla prossima e forza Azzurri! PS. Finalmente Mister Prandelli schiererà Ciro Immobile a fianco di Super Mario Balotelli.





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