martedì 26 marzo 2013

A Cinderella story.... Florida Gulf Coast University!

La fase finale del torneo di basket NCAA da sempre riserva grandi emozioni e colpi scena.
Si cerca di indovinare di quale squadra sarà "l'upset" più clamoroso, ma quest'anno forse in pochi avrebbero pronosticato che alle "Sweet 16" (tanto per capirci gli ottavi di finale del torneo), ci sarebbe andata Florida Gulf Coast University, piccolo ateneo di Fort Myers, cittadina a circa 160 km.da Miami.





Prima del 22 di marzo pochissimi erano a conoscenza dell'esistenza di questo college,oltre che dal punto di vista accademico anche dal punto di vista sportivo.

Forse a qualche super appassionato di baseball questo nome non risulta nuovo; infatti da cui provengo due pitcher: Casey Coleman dei Chicago Cubs e Chris Sale dell'altro squadra di Chicago, i White Sox.




L'ateneo è stato fondato nel 1991,e il fatto che alcuni dei componenti della squadra siano più giovani dell'ateneo stesso, ha avuto molto risalto sui media americani.

Il programma di basket dell'istituto ha avuto un rapido miglioramento grazie alle ottime performance della squadra femminile di basket e quella maschile di baseball.

Solo lo scorso anno gli Eagles del Men Basketball hanno dichiarato la loro eleggibilità alla partecipazione al tabellone finale Ncaa; al primo tentativo persero la finale dell' Atlantic Sun Conference contro Belmont; mentre quest'anno vicendo contro Mercer si sono guadagnati automaticamente l'invito al tabellone finale del college basket.

Per i ragazzi di coach Andy Endfield (già accostato alla panchina di Ucla), aver l'opportunità di sfidare la n°2 Georgetown era un traguardo impensabile fino a pochi mesi prima, ma addirittura vincere con uno scarto di 10 punti, ha dell'incredibile.




Al secondo turno la storia si ripete; gli Eagles dominano la sfida contro una buona squadra come San Diego State, vincendo ancora con 10 punti di scarto, diventando così la prima 15th seed della storia ad approdare alle "Sweet 16".

Ora nello scenario da sogno del Cowboys Stadium di Arlington, li attende Florida University, forse l'università più importante in Florida, probabilmente l'Università da cui sono stati scartati i ragazzi di FGCU o che non sono stati ritenuti "ready" per poter indossare la canottiera dei Gators; ora avranno la chance di una rivincita ,di entrare definitivamente nei taccuini degli scout nba, o solamente di vivere un sogno che ricorderanno per sempre.

I giocatori più rappresentativi e decisivi sono stati senza dubbio Sherwood Brown,Bernard Thompson,Brett Comer e Chase Fieler, tutti e 4 point guard con tanti punti nelle mani e tanto atletismo da mettere a disposizione della causa.




Non so se sbilanciarmi nel dire che ci sia qualcuno NBA ready, ma senza dubbio quello che Sherwood e Chase ci hanno fatto vedere nelle due partite sin qui disputate è qualcosa di importante.




Non resta che aspettare venerdì e scoprire se la cenerentola della Florida potrà andare al gran ballo della finale della South Conference, a pochi passi dal paradiso delle Final Four di Atlanta.

Alla prossima!






martedì 19 marzo 2013

Cambi di maglia

Ed eccoci qui, dopo la festa del Super Bowl di New Orleans, dopo l'addio di Ray Lewis come campione assoluto per la seconda volta in carriera, dopo l'ascesa nell'olimpo dei grandi del football di Joe Flacco e dopo la cocente delusione del popolo dei 49ers, catapultati nel periodo più difficile per un appassionato di football, ossia la post season.



In questi lunghi giorni di avvicinamento al Draft e all'inizio dei training camp, alcuni folli movimenti dei free agents più ambiti hanno ravvivato la fantasia degli appassionati della palla ovale.

Lo scambio più inatteso è stata sicuramente quello del receiver dei campioni in carica dei Baltimore Ravens ,Anquan Boldin, proprio alla squadra sconfitta in finale, i San Francisco 49ers; il tutto per una 6a scelta al prossimo draft.



Altro tassello importante dei Ravens, il LB Paul Kruger, se ne va in direzione Cleveland.

Diciamo che questo è il bello dello sport americano, in cui la squadra più forte è destinata a indebolirsi e a lasciare spazio ad altri, creando un livello di competizione altissimo e difficilmente ipotizzabile nella realtà europea...

Greg Jennings lascia il Lambeau Field di Green Bay e approda agli acerrimi rivali dei Minnesota Vikings, compiendo lo stesso percorso di alcuni suoi illustri colleghi come Brett Favre e Darren Sharper.



Wes Welker lascia di stucco i fan dei Patriots e se ne va da Payton Manning in quel di Denver, ponendo fine ad un rapporto di amore/odio con il simbolo della franchigia di Boston, quel Tom Brady che in varie occasioni ha apertamente criticato le doti di ricezione dell'atleta di Oklahoma City.



I Patriots si rifanno parzialmente con l'acquisizione del WR Danny Amendola proveniente dai Saint Louis Rams. Buona operazione per la sostituzione di Welker, ma resta il dubbio se non si poteva fare di più per trattenerlo.

Altro colpo da novanta lo mettono a segno gli Atlanta Falcons mettendo sotto contratto Steven Jackson dai Rams. Questo è il chiaro segnale che quello della prossima stagione, sarà forse l'ultimo tentativo della franchigia della Georgia di volare al tanto agoniato Super Bowl.

Infine sta nascendo il futuro dei Kansas City Chiefs, peggior franchigia lo scorso anno .
Hanno rilasciato il QB Matt Cassell e hanno puntato tutto su Alex Smith, controverso QB ex 49ers, relegato come secondo lo scorso anno dal fenomenale Colin Kapernick. E con la prima scelta ancora tutta da decifrare al draft,e il carisma di Andy Reid come Head Coach, a Kansas City si può tornare a respirare un'aria nuova.



Per delineare meglio la stagione che verrà, non resta che aspettare il draft del 25 aprile.

Alla prossima!






martedì 29 gennaio 2013

Super Bowl 47, un affare di famiglia

Chi l'avrebbe detto...

Il Super Bowl 47 passerà alla storia come l' HarBowl,ossia la sfida tra i fratelli Jim e John Harbough,rispettivamente capo allenatori dei San Francisco 49ers e dei Baltimore Ravens.Un sogno che forse nemmeno il 73enne Jack Harbaugh, il papà di Jim (49 anni alla seconda stagione ai Niners) e John (50enne alla quarta annata ai Ravens) con un passato importante come coach di college (Stanford e Michigan su tutte), pensava si potesse realizzare almeno in tempi così brevi. Jim, storico quarterback di Chicago Bears e Indianapolis Colts, è alla guida dei 49ers da due stagioni 
John, un passato da defensive-back, è allenatore dal 1998 e dal 2008 è alla guida dei Ravens, hanno saputo creare due squadre solide,con una difesa imperforabile, e un attacco capace di big plays improvvisi, sia di corsa che di lancio. 



Avevamo lasciato lo scorso anno le due franchigie deluse dopo i Championship persi contro Giants e Patriots, entrambi sul filo di lana,entrambi a causa di errori macroscopici del kicker (field goal da posizione favorevole fallito da Cundiff) e dello special team ( Kyle Williams dei 49ers)

Per i Ravens sembrava che il treno per il Super Bowl fosse ormai andato per sempre,causa età avanza dei giocatori chiave, mentre per i 49ers c'erano tanti dubbi se fossero o meno una squadra vincente,capace di non sgretolarsi nei momenti decisivi.

I go-to-guys per la rincorsa al Super Bowl sono stati senza dubbio due:
Ray Lewis per i Ravens e Colin Kapernick per i 49ers.



Alla sua ultima stagione Nfl, Ray Lewis,l'inside linebacker forse più forte della storia, ha disputato una delle sue migliori stagioni degli ultimi anni,alzando il livello dell'asticella in concomitanza con l'inizio dei playoff.
Ogni partita l'ha giocata come se fosse l'ultima (e questa volta non è solo un modo di dire...) infondendo una fiducia incredibile a tutti i suoi compagni, che hanno passato con il massimo di voti l'esame di laurea all'Università del Football,il GIlette Stadium di Foxboro, superando la nemesi Patriots.
I suoi discorsi motivazionali e le sue interviste dopo ogni partita vinta sono ormai storia...riuscirà a concludere la sua immensa carriera con un Super Bowl?
Sicuramente se lo meriterebbe, non ci sono dubbi!



Sicuramente ha benificiato dell'effetto Lewis Joe Flacco ,QB mai considerato tra i top 5 e di sicuro non uno da Super Bowl, ma che ha saputo dominare gli scontri diretti contro futuri Hall of Famer come Payton Manning e Tom Brady.



Il lancio della disperazione nella ghiacciaia di Denver durante il Divisional Playoff è stato il punto di svolta della stagione dei Ravens e della carriera del QB proveniente da University of Delaware.Da segnalare anche prestazioni qualitativamente molto elevate dei soliti Ed Reed, Ray Rice e della coppia Pitta Boldin, bersagli preferiti di Flacco.



Per i 49ers la strada verso il gran ballo di New Orleans è stata una cavalcata senza troppi intoppi.
Nei playoff al primo turno sono stati spazzati via senza troppi patemi i Green Bay Packers 45 a 31, grazie ad una prova incredibile di Colin Kapernick, autore con ben 181 Yds su corsa (nuovo record NFL per un QB in post season), 263 supassaggio per un totale di 4 TD.




Nella successiva gara con gli Atlanta Falcons si è visto la grande forza del gruppo della squadra californiana; sotto di 17 a 0 a metà gara, il playbook di coach John Harbough si sposta dalla read option che tante gioie aveva dato fino a quel momento, per concentrarsi su un maggiore utilizzo di Vernon Devis, autore di una prova quasi sui livelli della scorsa annata.

Forse le uniche note negative della stagione sono state le pesanti sconfitte con Giants (26-3) e Seahawks (42-13).






Il pronostico è molto incerto; le due squadre si fronteggeranno sicuramente a viso aperto, ma vista la forza delle due difese si presume sarà una partita a basso punteggio, anche se gli attacchi hanno dimostrato di saper creare da un momento all’altro giocate importanti (dalle corse di Rice e Gore, il coinvolgimento nel gioco di due tight end affidabili come Pitta e Devis, i lanci di Flacco e la read option di Kapernick).
Personalmente vedo favorita di poco Baltimore; le motivazioni di Lewis sono a mille e i suoi compagni vorranno fare di tutto per fargli chiudere la carriera con il secondo anello.
Di favole a lieto fine lo sport a stelle e strisce è pieno zeppo, ed il Super Bowl ne è l’essenza.
E se il teatro della sfida è la città dei Santi,niente è impossibile.

Alla prossima!









sabato 5 gennaio 2013

Il viaggio verso New Orleans inizia stanotte...

Dopo una lunga marcia durata 17 settimane, anche quest'anno la stagione NFL e' arrivata alla fase piu'calda e più amata dai fans e addetti ai lavori, ossia i Playoff che inizieranno stasera con le wild card e si concluderanno con il Superbowl di New Orleans il 2 febbraio prossimo.
Ecco di seguito come sono composti i Playoff quest'anno:

NFL Wild Card Weekend
Saturday
4:30 p.m.: Bengals at Texans
8 p.m.: Vikings at Packers
Sunday
1 p.m.: Colts at Ravens
4:30 p.m.: Seahawks at Redskins

Divisional Playoffs
Saturday, Jan. 12
4:30 p.m.: Ravens/ Colts/ Bengals at Broncos
8 p.m.: Packers/ Redskins/ Seahawks at 49ers
Sunday, Jan. 13
1 p.m.: Redskins/ Seahawks/ Vikings at Falcons
4:30 p.m.: Texans/ Ravens/ Colts at Patriots

Quello che balza all'occhio immediatamente e' l'assenza dei campioni incarica, ossia quei New York Giants capaci lo scorso anno di agguantare i playoff grazie a una cavalcata finale senza sconfitte, eliminando poi Atlanta Falcons, Green Bay Packers e San Francisco 49ers (quest'ultime nonostante lo svantaggio del fattore campo) per poi avere la meglio dei New England Patriots al Superbowl di Indianapolis.

La colpa (o il demerito a seconda dei punti di vista) è stata principalmente della straordinaria stagione dei Washington Redskins e dei loro due Rookie, ossia il QB Robert Griffin III e il RB Alfred Morris, che nonostante un inizio molto altalenante, arrivati ad un record di 3-6, poi non hanno più perso eliminando dalla post season sia i Giants che i Dallas Cowboys.
Chissà' se dopo questa cocente delusione il patron Jerry Jones compia un autentica rivoluzione sbarazzandosi del troppo discontinuo QB Tony Romo (suo l'intercetto a pochi minuti dalla fine nella decisa partita contro i Redskins), e dell'Head Coach Jason Garrett.

Oltre ai Redskins, possiamo parlare di sorpresa anche per gli indianapolis Colts della prima scelta allo scorso draft, Andrew Luck, quarterback andato oltre le più' rosee aspettative, che con prestazioni molto solide e precise, oltre ad essersi tolto dalle spallel'ingombrante fantasma di Payton Manning, ha portato i suoi a un record di 11-5, fatto straordinario se si pensa che chiusero la scorsa stagione con sole 3 vittorie, e alla notizia shock della leucemia diagnosticata al coach Chuck Pagano, rientrato in panchina in occasione dell'ultima partita di stagione regolare, dopo le terapie chemioterapiche ricevute negli scorsi tre mesi.

Meno pubblicizzato ma altrettanto decisivo e' stato il QB dei Seattle Seahawks, Russell Wilson, che domani se la vedrà proprio con Robert Griffin, in una sfida che potrebbe lanciare uno dei due team a traguardi inaspettati a fine stagione.

Stagione molto positiva per gli Atlanta Falcons e i Denver Broncos, le due squadre con il record migliore, che si sono guadagnate i bye week insieme a San Francisco 49ers e New England Patriots.

I Patriots ogni anno sono li' nonostante appaiano più' deboli rispetto all'anno prima, ma l'abilita' del coach Bill Belichick di creare una squadra solida e compatta ormai non fa più notizia; a detta di molti loro sono il Playoff Team per eccellenza...staremo a vedere.

Finale agrodolce invece per Houston Texans e Green Bay Packers, i quali si sono lasciati sfuggire la possibilità' di guadagnarsi i bye week proprio all'ultima giornata perdendo contro Colts e Vikings.

Proprio i Vikings hanno acciuffato grazie a quest'ultima vittoria i playoff che mancavano dal 2009, grazie a una stupenda stagione del redivivo Adrian Peterson, che ha sfiorato il record di yards su corsa percorse in una singola stagione, e del QB Christian Ponder, che si e' finalmente dimostrato NFL ready. Nel turno di wild card si ritroveranno davanti proprio i Packers, ma stavolta a complicare le cose per la squadra di Minneapolis ci sarà il gelo della Frozen Tundra, il Lambeau Field ,e Aaron Rodgers e compagni che vogliono a tutti i costi arrivare alla terra promessa di New Orleans.

Altra sorpresa i Cincinnati Bengals, che hanno fatto fuori dalla contesa dei playoff i rivali divisionali dei Pittsburgh Steelers.
Roethlisberger e compagni non mancavano dai playoff dal lontano 2001.
L'asse Andy Dalton Aj Green ha fatto crescere una franchigia che sembrava depressa e attesa da anni perdenti, ma queste scelte al draft più che azzeccate hanno fatto risalire le quotazioni della franchichia dell'Ohio che si candida per essere la vera mina vagante di questo turno di wild card.

Gli oscar per le delusioni dell'anno vanno senza dubbio ai New York Jets, Detroit Lions, Kansas City Chiefs e Tennessee Titans, in costante difficoltà dalla prima all'ultima giornata.
La speranza per questa franchigie sarà quella di pescare bene al prossimo draft o tentare rivoluzioni cambiando i giocatori nei ruoli chiave e lo staff tecnico.

A presto con il resoconto pre Superbowl, e buona NFL a tutti!





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